
Giulio Pisano
Come funziona il Premio Strega?

In questi giorni si stanno delineando gli autori e le opere che concorreranno al prestigioso premio e che forse quest’anno potrebbe tornare a Casa Bellonci, in via Fratelli Ruspoli a Roma. La sede storica ha visto concludersi i lavori di ristrutturazione e di trasformazione in casa Museo.
Vediamo punto per punto come funziona il particolare meccanismo di questo riconoscimento che premia l’eccellenza della letteratura italiana dal 1947.
I giurati del premio sono i cosiddetti “Amici della domenica” che, dagli iniziali centosettanta che furono nell’anno della costituzione, sono diventati oltre quattrocento negli ultimi anni; viene integrata di volta in volta, secondo la decisone del Comitato con altri voti singoli e/o collettivi individuati grazie al coinvolgimento delle istituzioni attive nella promozione della lettura e della cultura.
L’organizzazione del Premio è demandata al Comitato di gestione che è composto dai rappresentanti della Fondazione Bellonci e dai rappresentanti della società Strega Alberti Benevento in egual numero.
È importante notare come la parte letteraria del premio sia organizzata con la collaborazione di almeno tre scrittori vincitori del Premio Strega e di almeno quattro Amici della domenica e che fra gli organizzatori non possano esserci dipendenti a nessun titolo delle case editrici che siano ammesse a partecipare alla competizione.
Nello specifico e in breve, il percorso per arrivare al premio è:
Ognuno degli Amici può segnalare, con un breve giudizio critico, un’opera di narrativa in lingua italiana e pubblicata in prima edizione tra il 1° marzo dell’anno precedente e il 28 febbraio dell’anno in corso.
Il Comitato direttivo sceglie dodici opere tra quelle segnalate e solo queste parteciperanno al premio.
Ciascun giurato assegnerà la propria preferenza a tre dei dodici libri in concorso.
Con un primo scrutinio vengono designati i cinque libri che hanno ottenuto il maggior numero di voti, i quali entrano nella lista per la seconda votazione. È importante notare come nella cinquina debba necessariamente essere compreso almeno un libro pubblicato da un editore medio-piccolo e che se non ci sia venga scelto un ulteriore testo (o in caso di ex aequo ulteriori testi) con il punteggio maggiore, dando luogo a una finale a sei (o più) candidati.
Nella seconda votazione ogni giurato assegna la preferenza a uno solo dei libri finalisti.
Viene proclamato il vincitore cioè quello che ha ricevuto più voti.